La consulenza in età evolutiva si differenzia dalla psicoterapia, costituisce un breve percorso a sé attraverso il quale si arriva ad avere un quadro completo e approfondito della situazione emotiva, cognitiva e relazionale del bimbo o adolescente per cui si richiede aiuto.
I primi colloqui, 2 al massimo, avvengono coi genitori per raccogliere dati sulla situazione attuale, sui sintomi del minore e sulla sua storia. Si inizia poi a lavorare col diretto interessato attraverso un numero di incontri che va da 4 a 7 al massimo, così strutturati:
Successivamente una volta raccolti i dati ci saranno degli incontri chiamati “di restituzione” in cui prima al minore e poi ai genitori verrà presentata una fotografia della situazione interna del paziente: come vede il mondo, come vive le relazioni con adulti e coetanei, quali sono le emozioni dominanti e che strumenti ha per affrontarle modularle. Quali sono le convinzioni erronee che portano sofferenza e infine la parte più importante: i punti di forza su cui il minore può far conto e su cosa puntare per superare la crisi.
Si può inoltre valutare, ove necessario, se proseguire con una psicoterapia.
Articolo a cura della dott.ssa
Alessandra Zomparelli
Psicologa e Psicoterapeuta a Brescia
Dott.ssa Alessandra Zomparelli
Psicologa e Psicoterapeuta a Brescia
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lombardia n. 5620 dal 17/05/2000
Laurea in Psicologia Clinica
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