Disturbi d'ansia

L'ansia è un’emozione, prevalentemente consapevole, caratterizzata da sensazioni di paura, tensione, preoccupazioni per il futuro con pensieri ricorrenti. Tali sensazioni possono derivare da stimoli soggettivi o oggettivi. L'ansia è spesso associata a sintomi corporei: palpitazioni, senso di oppressione al petto, affanno, tremori, vertigini o capogiri.

In ambito psicoanalitico più che di ansia si parla di angoscia.

Ansia o Angoscia?

L’angoscia si distingue dalla paura per il fatto di essere meno specifica o legata ad un oggetto che la genera. Può derivare da un conflitto interiore e non è una paura immediatamente individuabile. E’ un terrore senza nome che deriva dall’immaginazione catastrofica dell’individuo.

Tipi di ansia

L’ansia, a seconda della storia di ognuno, può essere percepita a livelli diversi e per diverse motivazioni:

• Come sentimenti di colpa o tormenti perché non si conduce una vita all’altezza di determinati standard
• Paure di malfunzionamenti a livello corporeo o di subire danni.
• Timore di perdere l’amore o l’approvazione di una persona significativa.
• Paura di perdere le persone amate, detta angoscia di separazione.
• Terrore di perdere i propri confini, il senso di sé.

La funzione biologica dell’ansia è quella di venirci in aiuto quando ci troviamo in situazioni nuove, perché ci permette di stare all’erta e di attivare al meglio le nostre funzioni mentali e corporee per affrontare la novità.

Il problema sorge quando questo stato di attivazione diventa eccessivo.

Lo psicoterapeuta aiuta la persona a ricercare dentro di sé le origini dell’ansia e a ridarle un significato comprensibile all’interno della propria vita. Questo aiuta nell’immediato a gestirla meglio e, in un tempo medio, a riappropriarsi di una qualità di vita migliore con un senso di maggiore libertà di azione.

Articolo a cura della dott.ssa
Alessandra Zomparelli
Psicologa e Psicoterapeuta a Brescia